Teatro San Carlo, Otello di Martone va alla guerra – Campania

Teatro San Carlo, Otello di Martone va alla guerra – Campania

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Trionfo per Kaufmann e la Agresta, Desdemona con la pistola


(di Francesca De Lucia)
(ANSA) – NAPOLI, 22 NOV – Mario Martone porta l’ Otello di
Verdi nel suo ‘teatro di guerra’, in un Medio Oriente
contemporaneo dove soldati occidentali sono in missione forse
umanitaria, ci sono migranti tra le onde, tendopoli, c’è chi
cura i feriti. Desdemona, è una ragazza con la pistola, la
bravissima Maria Agresta, orgoglio campano, soldatessa dolce e
coraggiosa. Suo marito, il ‘Moro’, ha la voce e presenza scenica
del divo tedesco Jonas Kaufmann: è quindi, anche, il suo
superiore. Il loro rapporto appare paritetico (quando lei ad
esempio gli parla di Cassio), si amano evidentemente, sono un
uomo e una donna sotto il cielo stellato del deserto. Tra di
loro ecco il male assoluto, Jago, un brillante Igor
Golovatenko. Come è noto le sue menzogne trasformeranno un
Otello sempre più solo e manipolato, da eroe a miserabile
assassino. Un femminicida. Senza tradire mai il libretto di
Boito nè la psicologia shakespeariana dei personaggi , la
coraggiosa produzione che ha aperto con successo la stagione
d’opera del San Carlo di Napoli alla presenza del presidente
della Repubblica Sergio Mattarella, racconta purtroppo molto
anche di oggi. E la nuova ambientazione della vicenda ( tranne
che a un gruppetto di puristi che ieri ha manifestato con
qualche ‘buu’ finale subito smorzato dagli applausi) non può
apparire certo forzata, contribuendo a ricordarci, ancora una
volta, che la violenza sulle donne da parte dei loro uomini non
è purtroppo storia del passato e in questo caso di Cipro ai
tempi della Repubblica Veneta. Ed è proprio l’ esigenza di
interpretazione del repertorio alla luce della realtà
contemporanea la linea dichiarata del sovrintendente Stéphane
Lissner per il suo San Carlo ‘un dovere che abbiamo come teatro
pubblico’.
   
Serata di grande musica e di teatro, quella della prima è stata
anche una serata di autentico affetto per il Presidente
Mattarella, accompagnato a Napoli da entrambe i figli:
festeggiatissimo sia all’entrata che all’uscita del Massimo, la
sua presenza ha trascinato l’intero lirico, gremito di
mascherine nere, nell’inno nazionale, tutti in piedi rivolti al
Palco Reale. (ANSA).
   

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